Il Giardino dei libri

domenica 7 giugno 2015

Giugno

GIUGNO

Il nome Giugno deriva dal nome del mese romano “Junius” che, secondo Ovidio, trarrebbe origine da “juniores” (i giovani) a cui i romani dedicavano questo mese (avendo Romolo diviso la popolazione romana in due: i maggiori, gli adulti anziani, e i minori, i giovani abili alle armi, così ce i primi governassero con la saggezza, i secondi con la forza delle armi).

La tradizione romana dedicava questo mese alla dea Giunone, moglie di Giove e dea della prosperità. Anche tra i romani, come accade ancora oggi tra molte altre popolazioni, in questo mese si tenevano festeggiamenti per celebrare il solstizio d’estate.



Nel calendario Arcaico Romano “Junius” era il quarto mese del calendario e contava 30 giorni.
Nel calendario della Repubblica Romana “Junius” era il quarto mese del calendario e contava 29 giorni.
Nel calendario Giuliano e Augusteo “Junius” era il sesto mese del calendario e contava 30 giorni.

Per gli ebrei “Sivàn” è il nono mese del calendario, e prenderebbe il suo nome dal babilonese “Simanu”: dura 30 giorni e va da maggio a giugno, mentre “Tammùz”, il decimo mese, prende il nome da un personaggio biblico, “Dumuzi” (l’Adone dei greci), conta 29 giorni e va da giugno a luglio, il suo nome babilonese era “Duzu”.

Per i musulmani “Rabèe e Al-Thani”, quarto mese del calendario, conta 29 giorni e va da maggio a giugno, mentre “Jamadiyu’l-Avval” conta 30 giorni, è il quinto mese del calendario e va da giugno a luglio.

Per i persiani “Khordad”, terzo mese del calendario, contava 31 giorni e andava da maggio a giugno, mentre “Tir”, che contava 31 giorni, era il quarto mese e andava da giugno a luglio.

Per i celti “Simivisonios (tempo chiaro), era l’ottavo mese del calendario, contava 30 giorni e andava da maggio a giugno, mentre Equos (tempo dei cavalli), nono mese, contava 30 giorni e copriva il periodo da giugno a luglio.

I pellerossa d’America adattarono il computo dei mesi al calendario dei pionieri, tuttavia i loro mesi erano legati al ciclo lunare e, ovviamente, ogni popolo o tribù aveva nomi propri per i mesi dell’anno.
Secondo la testimonianza di Alce Nero, del popolo Lakota, giugno era “Luna che ingrassa”, mentre per gli indiani Chippewa e Ojibwa era chiamato “Luna della fioritura”.

Durante la Rivoluzione francese il periodo che andava dal 20 maggio al 18 giugno fu chiamato “Prairial” (pratile), mentre quello che andava dal 19 giugno al 18 luglio prese il nome di “Messidor” (messidoro).

Nel Medioevo il mese di giugno veniva rappresentato come un giovane che tosa un montone.


Giugno è il mese di maggior ricchezza per i campi e l’erba nei prati è pronta per essere tagliata. I cereali arrivano a maturazione, la frutta di molte specie è pronta per essere raccolta, i giardini sono in fiore. Le giornate si allungano fino al giorno 21, giorno del Solstizio d’Estate, poi cominciano ad accorciarsi. La temperatura dell’aria si fa sempre più calda.




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